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15/02/2023Facciamo il punto sulla malasanità nel Lazio, invitando chi ne è stato vittima a prendere contatti con la nostra sede di Roma per farsi assistere dai nostri avvocati e medici legali, al fine di ottenere il risarcimento dei danni.
- Vari casi giudiziari di malasanità nel Lazio
- Il caso più recente di malasanità a Roma che stiamo seguendo
- I dati della malasanità nel Lazio
- Come tutelarsi dal rischio di subire danni per colpa medica?
- In quale ospedale del Lazio hai subito danni da malasanità?
- Il vantaggio di rivolgersi ai nostri avvocati e medici legali di Roma
Vari casi giudiziari di malasanità nel Lazio
Tra i vari casi giudiziari di malasanità che sono avvenuti negli ultimi anni a Roma e nel Lazio in generale, vi segnaliamo i più recenti ed eclatanti:
- Scambio di embrioni: il Tribunale di Roma, con sentenza n. 17025 del 2 novembre 2021, ha condannato l’AUSL Roma 2 a risarcire una coppia per circa 650mila euro ciascuno perché nella primavera dell’anno 2013 si erano sottoposti in Ospedale ad un trattamento di fecondazione assistita che non aveva avuto successo perché i loro embrioni erano stati scambiati con quelli di un’altra coppia. Quest’ultima coppia portava avanti la gravidanza di due gemelli geneticamente riconducibili alla prima coppia!
- Tubo di drenaggio lasciato nell’addome del paziente: il Tribunale di Roma, con sentenza n. 3496 del 26 febbraio 2021, ha condannato in solido IFO- Istituti Fisioterapici Ospedalieri, Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed e Ausl di Frosinone al risarcimento di 1milione e 170mila euro a favore dei familiari di un paziente al quale, nel corso di un intervento di prostatectomia radicale, i medici lasciavano nell’addome un pezzo di tubo di drenaggio di circa 20 cm che ne determinava una infezione e poi il decesso.
- Neonato morto per ritardo di intervento: il Tribunale di Rieti, con sentenza n. 325 del 29 giugno 2018, ha condannato per concorso di colpa l’Azienda Policlinico Umberto I di Roma al risarcimento di complessivi 300mila euro ai familiari di un neonato che, affetto da meningite ed emorragia cerebrale endoventricolare con edema del talamo di destra, non era stato tempestivamente operato e decedeva.
- Trasfusione di sangue infetto: il Tribunale di Roma, con sentenza n. 7401 del 13 aprile 2017, ha condannato il Ministero della Salute e la Regione Lazio al risarcimento di complessivi 550mila euro in favore dei familiari di una donna rimasta vittima di trasfusioni infette a seguito di parto cesareo.
Il caso più recente di malasanità a Roma che stiamo seguendo
Tra i tanti casi di malasanità di cui ci occupiamo da venti anni, vogliamo segnalarvi quello che ci è stato recentemente segnalato dalla signora Valeria di Roma.
Il marito di Valeria soffriva da anni di disturbi psichiatrici legati alla depressione, tanto che dal 2019 era seguito dal Centro di Salute Mentale per depressione maggiore, peraltro caratterizzata da diversi tentativi autolesionistici e tentati suicidi.
A marzo 2020 Valeria convinse il marito a farsi visitare da uno specialista, che non appena visitato ravvisò il pericolo imminente che l’uomo potesse suicidarsi e lo inviò subito in codice rosso presso una struttura pubblica ospedaliera di Roma per le cure del caso.
Ebbene, l’uomo venne preso in cura in ospedale, dove fu sottoposto a più colloqui psichiatrici e fatto rimanere per una notte in osservazione, per poi essere dimesso il giorno dopo con prescrizione di cura farmacologica.
Tuttavia, giunto a casa il paziente si suicidava!
Evidente la colpa dei medici che lo hanno preso in cura in ospedale senza fare una corretta diagnosi, e senza trattenerlo in ricovero finchè la terapia farmacologica non avesse fatto effetto. Non solo, il paziente veniva dimesso senza che i medici informassero i suoi familiari sulle condizioni di salute e sull’opportunità che egli venisse sorvegliato per evitare gesti autolesionistici.
E’ in corso la richiesta risarcitoria per i danni subiti da Valeria e dal figlio a titolo di perdita del rapporto parentale, nonchè per quelli subiti per la mancanza in futuro del maggior apporto economico familiare che proveniva dal lavoro dell’uomo.
I dati della malasanità nel Lazio
Nel corso della XVI legislatura è stata istituita una Commissione parlamentare d’inchiesta con la finalità di indagare sulle cause e sulle responsabilità degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private e sulle cause di ordine normativo, amministrativo, gestionale, finanziario, organizzativo, funzionale che avevano determinato pesanti disavanzi sanitari in diverse regioni.
Ebbene, dai dati emersi, il Lazio è risultato la terza regione italiana per casi di malasanità, dopo Calabria e Sicilia, considerato che dal 2009 al 2012 sono stati contati 42 decessi di pazienti in ospedale e 6 relativi al pronto soccorso e 118. Ovviamente, oltre ai casi di morte di pazienti, ne sono stati individuati ben di più di paziente che hanno riportato lesioni permanenti più o meno gravi per colpa medica.
La Commissione prende atto che spesso il paziente è vittima, non tanto dell’errore medico, ma di disservizi, carenze strutturali e di personale, burocrazia.
Come tutelarsi dal rischio di subire danni per colpa medica?
Purtroppo, non si può sempre sapere se si è in buone mani, o prevedere come andrà una terapia o un intervento chirurgico.
Quello che il paziente però ha certamente diritto di sapere è con chi si sta interfacciando, ossia chi sono i medici che si stanno prendendo cura di lui/lei, e verificarne le competenze tramite curriculum pubblici e notizie online.
Altro diritto del paziente è quello di essere informato correttamente e completamente della malattia diagnosticata, delle possibili cure, dei possibili rischi e, in generale, di tutte le possibilità che ha di essere curato o della possibilità di non curarsi.
Se un paziente non è autosufficiente, quindi non in grado di manifestare le proprie volontà in merito alle cure, saranno i suoi più stretti congiunti a rappresentarlo e fare in modo che vengano prese le migliori decisioni.
Nulla poi vieta al paziente di consultare più medici, in ambito pubblico o privato, al fine di ottenere quella che può sembrare la migliore cura.
In quale ospedale del Lazio hai subito danni da malasanità?
Se ritieni che tu o un tuo familiare siete stati vittima di malasanità nel Lazio, individua la struttura che ritieni responsabile e segnalaci il caso per essere assistito senza anticipo spese ai nostri avvocati e medici legali.
Sono definite strutture di ricovero pubbliche: − le aziende ospedaliere; − gli ospedali a gestione diretta; − le aziende ospedaliere integrate con il Servizio Sanitario Nazionale; − le aziende ospedaliere integrate con l’Università; − gli IRCCS pubblici anche costituiti in fondazioni.
Sono definite strutture di ricovero equiparate alle pubbliche: − i policlinici universitari privati; − gli IRCCS privati e le fondazioni private; − gli ospedali classificati o assimilati ai sensi dell’art.1, ultimo comma, L. 132/1968; − gli istituti privati qualificati presidi A.S.L.; − gli enti di ricerca.
Sono definite strutture di ricovero private le case di cura private autorizzate, accreditate e non accreditate con il SSN.
Nell’elenco che ti forniamo è precisato in quale categoria rientra la struttura a cui ti sei rivolto te o un tuo familiare.
Ricorda che se il caso di malasanità è avvenuto in clinica privata ma in regime di convenzione, hai diritto di chiedere il risarcimento dei danni sia alla clinica che al Servizio Sanitario Nazionale.
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Il vantaggio di rivolgersi ai nostri avvocati e medici legali di Roma
Da più di venti anni il nostro gruppo di avvocati e medici legali è presente nel Lazio, con la sede principale di Roma e quella secondaria di Latina.
Se tu o un tuo familiare siete stati vittima di responsabilità medico-sanitaria a Roma o in altre città del Lazio, potete contattarci tutti i giorni della settimana e senza limiti di orario, tramite tutti i canali che trovate nel nostro sito, per esporci il caso ed avere subito un primo parere legale da parte di uno dei nostri avvocati.
Al parere legale seguirà poi l’analisi della cartella clinica tua o del tuo familiare da parte dei nostri consulenti medici legali e specialisti che lavorano stabilmente a Roma e in tutto il Lazio.
E’ importante sapere che i nostri consulenti medici che hanno base a Roma conoscono bene la realtà ospedaliera laziale, perché ciò consente loro di comprendere subito se la struttura era o meno idonea per certe cure o interventi, se i medici che vi lavorano sono conosciuti per la loro professionalità o meno, se in quell’ospedale o clinica privata si sono già verificati casi come il tuo etc..
Affidandoti alle nostre sedi di Roma o Latina entrerai poi in contatto con avvocati che invece conoscono i più recenti orientamenti dei giudici di merito del Lazio in materia di malasanità, e quindi sapranno dirti se ci sono già stati casi giudiziari come il tuo e come è stata la decisione da parte dei tribunali.
Se sei stato vittima di malasanità in ospedale o clinica nel Lazio, rivolgiti ad avvocati e consulenti medici legali che puoi avere vicino e con cui puoi confrontarti di persona.
Abbiamo seguito casi di colpa medica nelle seguenti città: Roma, Latina, Civitavecchia, Viterbo, Rieti, Latina, Sora, Frosinone, Tivoli, Anzio, Terracina, Formia, Gaeta ed altre.
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