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Ti spieghiamo in cosa consiste un ricorso ai sensi dell’art. 702 bis del codice di procedura civile, volto ad accertare giudizialmente se tu o un tuo familiare siete stati vittima di malasanità.
Il ricorso ai sensi dell’art. 702 bis c. p. c.
Dopo che abbiamo ricevuto un cliente, che si ritiene vittima di malasanità, e dopo aver ottenuto dai nostri consulenti medici una relazione scritta che conferma la responsabilità del medico, i nostri avvocati procedono a inviare al medico e/o all’ospedale una richiesta risarcitoria.
Se il medico e/o l’ospedale non danno alcun riscontro, prima di fare una causa per veder riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni, si può invitare la controparte ad una mediazione davanti ad un organismo di media-conciliazione per tentare un accordo, oppure si può direttamente introdurre davanti al Tribunale un ricorso ai sensi dell’art. 702 c. p. c..
E’ una procedura che ci consente di chiedere al Tribunale la nomina di un collegio peritale, composto almeno da un medico-legale e uno specialista, che espleteranno una perizia volta a verificare se siamo di fronte a responsabilità medico-sanitaria e, se si, in che cosa sono consistiti i danni subiti dalla vittima di malasanità e/o dai suoi familiari.
Alla perizia disposta dal Tribunale parteciperanno anche i consulenti medici delle parti, sia quelli del nostro cliente che quelli nominati dal medico e/o dall’ospedale, affinchè possano fornire pareri o formulare osservazioni al collegio peritale nominato dal Giudice.
Il vantaggio di questa procedura è di due tipi.
Intanto i tempi per ottenere la consulenza tecnica d’ufficio da parte del Tribunale sono molto più celeri rispetto a quelli di una causa ordinaria. Mediamente entro un anno si ha il deposito della perizia.
Inoltre, non si rischia una condanna alle spese. All’esito del ricorso, a prescindere che sia stata data ragione o torto al cliente, il Tribunale non emetterà alcuna decisione in merito alle spese legali e ai compensi dei consulenti tecnici delle controparti.
Una volta ottenuta la consulenza tecnica d’ufficio, qualora essa abbia dato ragione al cliente, si tenterà un accordo con le controparti.
Se non si trovasse un accordo, allora si potrà introdurre una causa ordinaria davanti al Tribunale per chiedere il risarcimento dei danni, in base ad una perizia che è già stata acquisita e che verrà tenuta in considerazione dal Tribunale.
Come si scrive il ricorso
Il ricorso è un atto che può fare solo l’avvocato, previa procura scritta e sottoscritta da parte del cliente vittima di malasanità e/o dei suoi familiari.
Consiste nell’esporre per iscritto i motivi per cui il ricorrente si ritiene vittima di responsabilità medico-sanitaria, quindi nella descrizione accurata di quanto accaduto e nelle conseguenze riportate.
Se il ricorso viene fatto solo per conto della vittima, si dovrà dimostrare che tra paziente e ospedale vi è stato un rapporto (contrattuale) e, quindi, ci si potrò limitare a dimostrare che dall’operato dei sanitari è derivata una lesione alla salute.
Se si agisce anche o solo per conto dei suoi familiari, dovendo questi ultimi agire per responsabilità (questa volta) extracontrattuale dell’ospedale, si dovrà dimostrare anche in che cosa è consistita la specifica responsabilità del medico da cui è derivata la morte o la grave invalidità del congiunto.
Al ricorso dovranno essere allegate anche tutte le prove documentali del caso, ossia la cartella clinica e le consulenze medico-legali dei nostri medici, da cui si potranno evincere le motivazioni tecniche a sostegno del cliente.
Il ricorso verrà poi depositato dall’avvocato in Tribunale e, quando il Giudice avrà fissato la prima udienza, si provvederà a notificare il ricorso e l’avviso di fissazione dell’udienza alle controparti.
Queste ultime avranno diritto di presentare a loro volta delle comparse, ossia scritti difensivi con cui contesteranno il caso di malasanità o la quantificazione dei danni.
Infine, all’udienza il Giudice nominerà il collegio peritale e, quando i consulenti tecnici d’ufficio avranno accettato l’incarico, fisserà un termine affinchè depositino una relazione finale.
Il quesito che il tribunale pone ai consulenti tecnici d’ufficio
Abbiamo detto che il ricorso è volto a richiedere al Tribunale la nomina di un collegio peritale che dovrà valutare il caso di malasanità, affinchè vangano individuate le responsabilità del medico e i danni subiti dal paziente.
Per questo motivo il Giudice è solito chiedere ai propri consulenti una risposta alle seguenti domande, come da formula di cui riportiamo un fac simile.
Esaminati gli atti e i documenti di causa, e visitato il danneggiato (se trattasi di soggetto non deceduto), esperite le indagini tecniche ritenute necessarie, sentite le parti e i loro consulenti tecnici, tenuto conto dell’età e dello stato di salute preesistente, Voglia, il nominato Consulente Tecnico d’Ufficio:
Fornire un inquadramento nosologico generale della patologia da cui era affetto l’attore al momento della prestazione sanitaria, in relazione alle sue possibili cause, alle procedure diagnostiche, alle terapie elettive ed agli esiti statisticamente prevedibili;
I costi del ricorso
avvocaticollegati.it ti è in grado di anticipare per te tutte le spese per un ricorso ai sensi dell’art. 702 bis del codice di procedura civile.
Quindi, non dovrai pagare i compensi dei nostri avvocati, né le spese vive per l’avvio del procedimento (marca da bollo, contributo unificato, spese di notifica degli atti).
Ma non solo, non dovrai pagare nemmeno compensi dei nostri consulenti medici che ti assisteranno nel corso della procedura.
Puoi contattarci tutti i giorni, anche durante il fine settimana, per avere un parere gratuito sul caso di malasanità che ha coinvolto te o un tuo familiare!
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