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Leggi questo articolo per sapere in cosa consiste il reato di calunnia e come puoi farti tutelare da un avvocato penalista come l’avv. Nicola Barsotti di Lucca se hai subito una calunnia o sei imputato in un processo per aver calunniato qualcuno.
Indice
- L’art. 368 del codice penale
- Calunnia diretta e indiretta
- L’elemento psicologico del reato di calunnia
- L’elemento materiale del reato di calunnia
- Come può difendersi chi è accusato di calunnia?
- Come può difendersi chi è stato calunniato?
- L’avv. Nicola Barsotti può difenderti in processi per calunnia
- Alcuni recenti casi di calunnia trattati dai giudici
L’art. 368 del codice penale
Il reato di calunnia è previsto dall’art. 368 del codice penale che così recita:
1. Chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.
2. La pena è aumentata se s'incolpa taluno di un reato per quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni, o un'altra pena più grave.
3. La reclusione è da quattro a dodici anni, se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni; è da sei a venti anni, se dal fatto deriva una condanna all'ergastolo.
Si tratta quindi del reato che viene commesso da chiunque, segnalando all’Autorità Giudiziaria un fatto che possa essere perseguito penalmente, accusi qualcuno pur sapendolo innocente o, addirittura, simuli a suo carico tracce di un reato.
Calunnia diretta e indiretta
Si parla di calunnia diretta quando si dichiara di essere a conoscenza che qualcuno ha commesso un reato, seppur il dichiarante sia consapevole che, in realtà, la persona accusata non lo ha commesso.
Ad esempio, Caio denuncia Tizio di avergli rubato l’automobile quando sa che l’auto non è stata rubata o è stata rubata da Sempronio.
La calunnia indiretta si verifica quando il denunciante simula a carico di qualcuno tracce di un reato, non essendo necessario che indichi specificamente chi è l’incolpato.
Ad esempio, Caio viene fermato dalla Polizia per il sospetto di commissione di un reato e fornisce le generalità di Tizio che quindi viene indagato.
L’elemento psicologico del reato di calunnia
La calunnia può avvenire solo se il soggetto calunniatore è consapevole che sta accusando ingiustamente qualcuno, quindi se è certo che il soggetto accusato è innocente.
Viceversa, il reato di calunnia non sussiste quando la dichiarazione accusatoria corrisponda alla realtà per come percepita.
La condotta sarà quindi punita solo se verrà dimostrato che il presunto calunniatore ha agito con dolo, ossia con la indubbia volontà e consapevolezza che il soggetto accusato è innocente.
L’elemento materiale del reato di calunnia
L'elemento materiale del delitto di cui all' art. 368 c.p. consiste nell'incolpare falsamente taluno di un reato, di un fatto, cioè, che, alla stregua della prospettazione fattane dall'agente, corrisponda in ogni suo estremo ad una ben determinata fattispecie legale di delitto o di contravvenzione, di guisa che non si può ravvisare il delitto di calunnia nel fatto di colui che, denunziandola all'Autorità giudiziaria o ad altra che a questa abbia obbligo di riferire, attribuisca ad una persona una condotta non corrispondente ad alcuna fattispecie legale di reato e tanto finanche quando il denunziante abbia dato un preciso nomen juris al fatto addebitato all'incolpato e si sia proposto di provocare l'apertura di un procedimento penale nei suoi confronti.
Il reato di calunnia è altresì integrato se il denunciante non si limita alla enfatizzazione dei fatti narrati o alla loro ricostruzione con modalità particolarmente allarmanti, ma compia una descrizione nella quale denunci un fatto che incide sull'essenza degli illeciti denunciati e sulla qualificazione giuridica della condotta dell'accusato.
Come può difendersi chi è accusato di calunnia?
Chi è indagato o imputato in un procedimento penale per calunnia deve sapere che può essere difeso da un avvocato, di fiducia o d’ufficio, che saprà consigliargli la migliore strategia difensiva.
Prima di scegliere come difendersi sarà opportuno attendere la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c. p. p., in modo da prendere visione di tutti gli atti di indagine svolti dal Pubblico Ministero, e o di valutare se sottoporsi o meno ad un interrogatorio per chiarire la vicenda e convincere il P. M. a chiedere al Giudice per le Indagini Preliminari (G. I. P.) una archiviazione del procedimento.
Qualora il processo non dovesse essere archiviato, l’imputato dovrà affrontare una udienza preliminare, nel corso della quale potrà dichiararsi innocente e chiedere al Giudice per l’Udienza Preliminare (G. U. P.) di emettere una sentenza di non luogo a procedere, ciò che consentirebbe di definire preliminarmente il processo.
Diversamente, in sede di udienza preliminare, l’imputato potrà chiedere di essere ammesso ad un rito alternativo (patteggiamento o abbreviato) per definire il giudizio con una assoluzione o una condanna a pena ridotta.
Se invece non venisse emessa sentenza di non luogo a procedere in sede di udienza preliminare e l’imputato non intendesse accedere ad un rito alternativo nel corso della stessa, allora il G. U. P. rinvierà a giudizio l’imputato davanti al Tribunale dove ci si potrà difendere dall’accusa tramite esame di testimoni, dell’imputato stesso, documenti, consulenze, perizie etc.
Come può difendersi chi è stato calunniato?
Se sei stato calunniato potrai farti assistere da un avvocato che ti consiglierà come partecipare al processo penale contro il tuo calunniatore e chiedere il risarcimento dei danni che hai subito.
Ti basterà costituirti parte civile entro l’udienza preliminare tramite il tuo avvocato, il quale redigerà un atto scritto (detto atto di costituzione di parte civile) con cui indicherà i motivi per cui hai subito danni e chiederà che il giudice, laddove riscontri la penale responsabilità dell’imputato per il reato di calunnia, condanni l’imputato a risarcirti i danni che hai subito.
La costituzione di parte civile non potrà avvenire oltre l’udienza preliminare, ma se tu fossi ormai in ritardo potrai comunque procedere in separato giudizio, davanti al giudice civile, per chiedere il risarcimento.
L’avv. Nicola Barsotti può difenderti in processi per calunnia
L’avvocato Nicola Barsotti è iscritto all’Albo dell’Ordine degli Avvocati di Lucca dal 2004 ed ha esperienza ventennale nel settore del diritto penale.
Nel corso degli anni ha assistito imputati e parti civili in molti processi penali per calunnia, quindi ha maturato una esperienza tale da poterti consigliare il miglior modo per difenderti.
L’avv. Nicola Barsotti di Lucca è anche iscritto nelle liste degli avvocati disponibili ad assistere imputati e parti civili con gratuito patrocinio, quindi se puoi essere ammesso al gratuito patrocinio non dovrai pagare l’avvocato.
Se sei coinvolto in un procedimento penale per calunnia puoi contattare l’avv. Nicola Barsotti tutti i giorni per fissare un appuntamento in studio o una video consulenza.
Alcuni recenti casi di calunnia trattati dai giudici
La calunnia è un reato di pericolo che si consuma con l'insorgere della astratta possibilità che si instauri un procedimento penale a carico della persona falsamente incolpata, non sussiste alcuna possibilità di dar vita ad un nuovo procedimento innanzi all'autorità giudiziaria (Tribunale di Taranto, sez. I, 31/08/2023, n. 2172).
Il soggetto che abbia denunciato falsamente di avere smarrito l'assegno, con tale condotta egli simula precisi indizi di reato a carico di persona non identificata, ma immediatamente identificabile, consistente nel prenditore o, comunque, nel negoziatore del titolo che, in conseguenza della denuncia, non è più un legittimo portatore dello stesso, integra il reato di calunnia (Tribunale di Frosinone, 14/08/2023, n. 1064).
La sentenza assolutoria, resa per insufficienza di prove, nei confronti dell'imputato, non consente di per sé stessa di ritenere comprovata la falsità di quanto asserito in denuncia dalla persona asseritamente offesa dal reato e dunque di fondare una pronuncia di condanna per calunnia e falsa testimonianza a carico degli imputati (Tribunale di Pescara, 24/07/2023, n. 1002).
Tribunale , Torre Annunziata , 21/07/2023 , n. 1293
Non è integrato il reato di calunnia da parte degli eredi che abbiano denunciato di appropriazione indebita il compagno del loro zio defunto se i beni ereditari nella loro integrità non potevano considerarsi di spettanza della sola p.o., sebbene egli fosse compagno di vita del de Cuius; pertanto non può dirsi che gli imputati abbiano sporto querela accusando del reato di furto o appropriazione indebita pur sapendolo innocente; mancando di fatto l'elemento soggettivo del reato (Tribunale di Torre Annunziata, 21/07/2023, n. 1293).
La denuncia di un reato perseguibile d'ufficio o la proposizione di una querela per un reato perseguibile solo su iniziativa di parte possono costituire fonte di responsabilità civile per danni a carico del denunciante o querelante, nel caso di successivo proscioglimento o assoluzione (n.d.r. della persona indicata come autore del reato), esclusivamente ove contengano sia l'elemento soggettivo, sia l'elemento oggettivo della calunnia, giacché, al di fuori tali ipotesi, l'attività pubblicistica dell'organo titolare dell'azione penale si sovrappone all'iniziativa del denunciante o querelante, interrompendo ogni nesso causale tra la stessa iniziativa e il danno eventualmente subìto dal soggetto denunciato o querelato (Corte appello di Ancona, sez. II, 13/07/2023, n. 1105).
La presentazione di una denuncia o di un esposto all'autorità giudiziaria o amministrativa, anche se poi si è rivelata infondata, a norma dell' art. 2043 cod. civ. , non integra una forma di responsabilità per danni a carico del denunciante o dell'esponente, a meno che possano considerarsi calunniosi; infatti, tranne che in questo caso, l'attività pubblicistica dell'organo titolare della funzione giurisdizionale o della potestà provvedimentale si sovrappone in ogni caso all'iniziativa del denunciante, eliminando ogni efficacia causale e così interrompendo il nesso eziologico tra siffatta iniziativa ed il danno eventualmente patito dal denunciato (Tribunale di Palermo, sez. III, 12/07/2023, n. 3475).
Sono integrati gli elementi costitutivi del reato di calunnia, nella forma c.d. diretta, dall' imputato che abbia sporto querela contro la persona offesa sapendola innocente. Non sussistono margini di dubbio sulla cosciente volontà di un'accusa mendace, tenuto conto della condotta realizzata mediante presentazione di querela contenente la falsa prospettazione di una condotta aggressiva asseritamente perpetrata ai suoi danni (Tribunale di Bologna, sez. I, 11/07/2023, n. 2074).
Le eventuali lievi discrasie della narrazione degli imputati del reato di calunnia circa la condotta criminosa della quale hanno accusato la persona offesa non sono di per sé sufficienti a ritenerne sussistente la responsabilità per la predetta fattispecie criminosa, vieppiù se la condotta della quale viene accusata dai prevenuti la p.o. è provata mediante elementi (Tribunale di Taranto, sez. I, 03/07/2023, n. 1388).
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