Se tu o un tuo familiare siete stati vittima di malasanità in Toscana, valutate il vantaggio di farvi assistere da avvocati che conoscono gli orientamenti dei Tribunali della Toscana e consulenti medici che conoscono le criticità dei vari ospedali toscani.
Da 20 anni seguiamo casi di malasanità in Toscana
Da più di venti anni il nostro gruppo di avvocati e medici legali è presente anche in Toscana.
Se tu o un tuo familiare siete stati vittima di responsabilità medico-sanitaria in Toscana, potete contattarci tutti i giorni della settimana e senza limiti di orario, tramite tutti i canali che trovate nel nostro sito, per esporci il caso ed avere subito un primo parere legale gratuito da parte di uno dei nostri avvocati.
Al parere legale seguirà poi l’analisi gratuita della cartella clinica tua o del tuo familiare da parte dei nostri consulenti medici legali e specialisti che lavorano stabilmente in tutta la Toscana.
E’ importante sapere che i nostri consulenti conoscono bene la realtà ospedaliera toscana, e ciò consente loro di comprendere subito se la struttura era o meno idonea per certe cure o interventi, se i medici che vi lavorano sono conosciuti per la loro professionalità o meno, se in quell’ospedale o clinica privata si sono già verificati casi come il tuo etc..
Affidandoti a noi entrerai poi in contatto con avvocati che conoscono i più recenti orientamenti dei giudici di merito della Toscana in materia di malasanità, e quindi sapranno dirti se ci sono già stati casi giudiziari come il tuo e come è stata la decisione da parte dei tribunali.
Se sei stato vittima di malasanità in ospedale o clinica privata in Toscana, rivolgiti ad avvocati e consulenti medici legali che puoi avere vicino e con cui puoi confrontarti di persona.
Abbiamo seguito casi di colpa medica nelle seguenti città: Firenze, Prato, Arezzo, Siena, Lucca, Pisa, Livorno, Massa, Carrara, Grosseto, Pistoia.
Il nostro ultimo caso: € 1.000.000 di risarcimento!
A marzo 2023 la Corte di Appello di Firenze ha riconosciuto ad un nostro assistito un risarcimento per danni da malasanità di ben 1.000.000 di euro.
Il caso che i nostri avvocati e medici legali toscani hanno seguito è quello di bambino che alla nascita, per colpa del ginecologo e dell’ostetrica, riportava una lesione al plesso brachiale con conseguente paralisi permanente del braccio sinistro.
Siamo stati infatti in grado di dimostrare che il personale sanitario, durante il parto di tipo distocico, eseguiva manovre in modo errato, tanto da lesionare gravemente il bambino, che oggi è un giovane adulto che per colpa medica riporta gravi limitazioni nella vita di relazione e in ambito lavorativo.
Per saperne di più guarda il video che segue dell’avv. Nicola Barsotti che ha seguito personalmente questo caso e che è disponibile per offrire a vittime di malasanità un parere legale gratuito.
I casi più eclatanti di malasanità in Toscana
Riportiamo alcuni dei più recenti casi di malasanità toscana che sono diventati anche casi giudiziari:
Asportazione del rene sbagliato: nel 2016 all’Ospedale di Lucca avvenne un caso che ha dell’incredibile, un paziente affetto da tumore al rene entrò in sala operatoria per un intervento chirurgico di rimozione del rene malato e ne uscì con l’asportazione di quello sano!
L’errore è stato imputato a medici radiologi ed urologi che, non coordinandosi nella lettura degli esami, sono stati condannati penalmente: alla radiologa è stato contestato di aver indicato nella Tac precedente l’intervento il rene sbagliato da operare e agli urologi, invece, di aver omesso la rivalutazione dell’esame, fidandosi di quel referto senza verificare quale fosse il ren effettivamente da asportare
Al paziente è stato riconosciuto un risarcimento danni di 915mila euro!
Omessa diagnosi di infarto: nel 2013 un uomo di 49 anni aveva avuto un primo attacco cardiaco, ma i medici dell’Ospedale di Lucca non si rendevano conto della situazione e non lo curavano come avrebbe dovuto, tanto che lo dimettevano e, in preda ad un secondo attacco, il paziente moriva.
I medici sono stati condannati penalmente e l’Azienda Sanitaria ha risarcito i familiari con più di 2milioni di euro.
Morte per scambio di sacche per trasfusione: nel 2013 all’Ospedale della Misericordia di Grosseto è morto un paziente a cui è stata fatta una trasfusione con sangue destinato ad altro paziente.
Il Tribunale di Grosseto ha condannato a 4 medi di reclusione medico ed infermiera che avevano sbagliato, utilizzando la sacca del letto accanto a quello del paziente.
Neonato morto per ritardato parto cesareo: due ginecologi e due ostetriche dell’Ospedale di Lucca nel 2006 non valutavano correttamente il tracciato cardiotocografico e ritardavano il parto cesareo, per cui il feto rimaneva troppo tempo col cordone ombelicale intorno al collo e riportava una asfissia che poi lo portava al decesso. I familiari sono stati risarciti in via stragiudiziale per più di 600mila euro.
I principi a cui si ispira il Servizio Sanitario della Regione Toscana
Prima di rivelare i dati sulla malasanità in Toscana, riportiamo i principi a cui è ispirata la Legge Regionale Toscana n. 40 del 24 febbraio 2005, che disciplina il servizio sanitario regionale gestito dal 2016 tramite 3 aziende sanitarie toscane:
Usl Toscana nord-ovest: ex Asl 3 di Pistoia, 4 di Prato, 10 di Firenze, 11 di Empoli;
Usl Toscana centro: ex Asl 1 di Massa e Carrara, 2 di Lucca, 5 di Pisa, 6 di Livorno, 12 di Viareggio;
Usl Toscana sud-est: ex Asl 7 di Siena, 8 di Arezzo, 9 di Grosseto.
In base all’art. 3 “I principi costitutivi del servizio sanitario regionale”, il servizio sanitario regionale, in coerenza con i principi e i valori della Costituzione e dello Statuto regionale, ispira la propria azione a:
a) centralità e partecipazione del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale;
b) universalità e parità di accesso ai servizi sanitari per tutti gli assistiti;
c) garanzia per tutti gli assistiti dei livelli uniformi ed essenziali di assistenza previsti negli atti di programmazione;
c bis) rispetto del criterio di attenzione alle zone disagiate, montane, insulari e di confine, alla loro identità territoriale, alle esperienze ospedaliere maturate;
d) unicità del sistema sanitario e finanziamento pubblico dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza;
e) sussidiarietà istituzionale e pieno coinvolgimento degli enti locali nelle politiche di promozione della salute;
f) sussidiarietà orizzontale e valorizzazione delle formazioni sociali, in particolare di quelle che operano nel terzo settore;
f bis) intervento mediante processi partecipativi ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2007, n. 69 (Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali);
g) concorso dei soggetti istituzionali e partecipazione delle parti sociali agli atti della programmazione sanitaria e sociale integrata regionale;
h) libertà di scelta del luogo di cura e dell’operatore sanitario nell’ambito dell’offerta e dei percorsi assistenziali programmati;
i) valorizzazione professionale del personale del servizio sanitario regionale e promozione della sua partecipazione ai processi di programmazione e valutazione della qualità dei servizi;
i bis) integrazione delle politiche sanitarie sociali con le politiche settoriali che ad ogni livello hanno effetti sulle condizioni di salute e di vita dei cittadini, finalizzata alla promozione della salute, e a concorrere a determinare lo stato di benessere degli individui;
i ter) puntuale e costante verifica dei risultati raggiunti dal sistema sanitario e trasparenza nella loro comunicazione ai cittadini.
La Toscana è la settima regione per malasanità
I principi a cui si ispira la sanità in Toscana si scontrano con i dati che adesso riportiamo e, in particolare, con quelli della Commissione Parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.
Intanto riportiamo lo studio pubblicato dall’Istat nel 2015 “Le dimensioni della Salute in Italia”, relativo alle morti per causa naturale in Toscana, di cui seguono i principali dati.
Nella fascia di età dai 35 ai 64 anni, le persone in buono stato di salute (ovvero che dichiarano di stare bene o molto bene) sono il 75,6 per cento, valore superiore alla media nazionale (71,1 per cento).
Per i maschi la principale causa di ricovero è riconducibile alle “patologie cardiovascolari”, cui seguono le “malattie dell’apparato digerente” e quelle del “sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo”.
A prescindere dal parto, i principali gruppi di cause di ospedalizzazione femminili sono i “tumori”, le “malattie del sistema genitourinario” e le “malattie del sistema osteomuscolare”.
Per entrambi i sessi, i tassi di ricovero presentano un’ampia variabilità per Asl, sia in termini di intensità che in termini di variazione rispetto al triennio 2006-2008. Inoltre, sono generalmente più elevati nella Asl di Massa-Carrara, in particolare per le “malattie cardiovascolari” (uomini) e i “tumori” (donne).
Ora invece segnaliamo l’ultima relazione della Commissione Parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale che, anche sulla base dei procedimenti penali per casi di presunta malasanità censiti dalle Procure della Repubblica di tutta Italia, ha fatto il quadro della malasanità in Toscana.
Su un totale di 570 casi di malasanità in tutta Italia, ben 400 avrebbero portato al decesso del paziente. E di questi 22 sarebbero avvenuti in Toscana.
Quindi, in base alla relazione della Commissione, la Toscana è risultata essere la settima regione per malasanità, dopo Calabria, Sicilia, Lazio, Campania, Emilia Romagna e Puglia.
Ma la relazione della Commissione Parlamentare si è limitata a prendere in considerazione solo i dati delle Procure, quindi relative a casi in cui è stata fatta una denuncia per omicidio colposo.
Vero però è che la maggior parte dei casi di malasanità si risolvono in lesioni (più o meno invalidanti), per le quali non è detto che venga sporta una denuncia e querela da parte del paziente che, il più delle volte, preferisce fare una richiesta risarcitoria esclusivamente in sede civile.
Quindi si può ritenere che i dati relativi alla malasanità in Toscana siano certamente più rilevanti rispetto a quelli, relativi ai soli decessi, riportati dalla Commissione Parlamentare nella sua ultima relazione.
E che la situazione della malasanità in Toscana sia un problema serio è emerso recentemente in Consiglio Regionale con comunicato n. 548 dell’11 maggio 2016 con cui Jacopo Alberti e Manuel Vescovi hanno chiesto che venga istituita una commissione d’inchiesta regionale che analizzi concretamente le ripetute disfunzioni e mancanze che si stanno verificando nei vari nosocomi toscani.
Gli ultimi dati sui risarcimenti per malasanità in Toscana
Di seguito riportiamo gli ultimi dati relativi al numero complessivo di richieste di risarcimento rivolte da vittime di malasanità in Toscana, al tipo di danno subito e agli importi pagati dalla gestione diretta delle Asl toscane.
Il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente
Per far fronte al rischio che il paziente possa rimanere vittima di responsabilità medico-sanitaria, la Regione Toscana nel 2003 ha istituito il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente (Centro GRC).
Si tratta di un comitato che promuove la cultura della sicurezza e soprattutto dell’imparare dagli errori, condizioni imprescindibili per un sistema sanitario più sicuro.
Il Centro opera secondo una visione partecipata della sicurezza: condivide e sperimenta sul campo le pratiche per la sicurezza, le adatta alla realtà operativa e ne evidenzia efficacia e criticità.
Il Centro è riconosciuto organismo del governo clinico dalla legge regionale 40 del 2005 “Disciplina del servizio sanitario regionale” e si avvale di professionisti di differenti aree disciplinari e di un comitato tecnico-scientifico istituito con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 80/2017.
Dal 2016 il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente è “Collaborating Centre” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’organizzazione del Centro è definita con Delibera di Giunta regionale n.75/2018.
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6 Comments
Credo che mio figlio abbia avuto problemi all’udito a seguito del parto perché mia moglie non è stata seguita bene. Vi contatto da Lucca vorrei fare una perizia potete farla voi?
Buongiorno, la invitiamo a fissare un appuntamento presso il nostro studio legale di Lucca (trova i contatti nel sito) e portare con sè la cartella clinica relativa a gravidanza e parto di sua moglie. Faremo poi valutare il caso dal nostro consulente specialista in ostetricia e ginecologia dott. Roberto Muscatello di Roma per un parere. Grazie
Avete sedi a Prato?
Buonasera, non abbiamo sedi a Prato e la più vicina è a Lucca. Comunque può contattarci per un primo colloquio tramite telefono o videocall, poi se ci sarà bisogno di incontrarci non avremo problemi a recarci a Prato
Poi dicono che in Toscana la sanità è ottima. Se vi occupate anche di questioni ortopediche vorrei sottoporvi il caso di mio figlio che secondo me ha riportato gravi danni. Grazie
Buongiorno Karim, per fortuna la gran parte dei medici sono ottimi professionisti che salvano la vita tutti i giorni ai pazienti. Comunque si, ci occupiamo anche di casi ortopedici. Ci chiami pure quando vuole.