Il primo passo che una vittima di malasanità deve compiere per richiedere ed ottenere il risarcimento dei danni subiti consiste nella acquisizione della cartella clinica.
La burocrazia talvolta comporta difficoltà nell’ottenimento della cartella clinica ma, devi saperlo, hai tutto il diritto di avere copia di tutti i documenti relativi ad un ricovero ed un intervento da cui è scaturito il danno tuo o di un tuo familiare.
In cosa consiste la cartella clinica?
Per cartella clinica si intende l’insieme di tutta la documentazione medica relativa ad un ricovero e/o un intervento, comprensiva dei moduli per il consenso informato del paziente, i risultati degli esami (tac, radiografie, risonanze magnetiche, risultati degli esami del sangue e urine etc.), del referto di pronto soccorso, delle valutazioni mediche (diagnosi, prognosi, terapie, somministrazione di farmaci etc.) ed infermieristiche.
Se l’intervento è stato effettuato presso un Ospedale, la cartella clinica si troverà presso l’Ospedale. Diversamente, se il ricovero è avvenuto in una Clinica privata, la documentazione sarà presso questa struttura.
Se invece hai effettuato esami o visite presso un medico libero professionista, tutta la documentazione ti sarà fornita da quest’ultimo.
Tutta la documentazione medica di cui abbiamo parlato è necessaria per valutare il tuo caso di malasanità, perché i nostri consulenti la visioneranno per valutare in cosa è consistito l’errore medico che ti ha procurato danni!
Come puoi chiedere copia della tua cartella clinica?
Gli Ospedali mettono a disposizione dei moduli con cui si può richiedere, via e-mail o recandosi negli appositi uffici, copia della cartella clinica.
Basterà inserire nel modulo il nominativo del paziente e il periodo di ricovero, dopodichè si avrà diritto al ritiro della cartella clinica. Non è richiesta alcuna motivazione per avere la cartella clinica!
Se non puoi richiedere la cartella clinica personalmente, puoi delegare una persona al ritiro della documentazione. Se vuoi possiamo pensarci noi per te!
E se vuoi chiedere quella di un tuo familiare morto per colpa medica?
Se hai perso un familiare e pensi che il decesso sia avvenuto per colpa dei medici che l’hanno avuto in cura, non ti preoccupare, puoi avere comunque la cartella clinica.
Qualche Ospedale in passato ha tentato di mettere il bastone tra le ruote di parenti che volevano capire i fatti, ma per fortuna i Giudici hanno dato ragione ai familiare del paziente morto.
I Giudici hanno infatti stabilito che “nel caso di decesso di un familiare, il diritto a conoscere i dati relativi alle condizioni di salute di quest’ultimo non è disciplinato dalla normativa ereditaria, in quanto dettata per finalità del tutto diverse; pertanto, è illegittima la determinazione dell’amministrazione sanitaria che, per l’esercizio del diritto di accesso alla cartella clinica azionato dalla madre del defunto, richiede il consenso di tutti i coeredi; inerendo il detto diritto, quale diritto di informazione, alla semplice qualità di congiunto spetta autonomamente a chiunque si trovi in tale relazione di parentela col de cuius“ (T.A.R. Roma, Lazio, sez. III, 30/01/2003, n.535).
Quindi è sufficiente che tu autocertifichi di essere erede del defunto per avere copia della cartella clinica, e non c’è bisogno che gli altri eredi siano d’accordo con te!
C’è qualcosa che ti “non quadra” nella cartella clinica?
La cartella clinica costituisce un documento avente funzione di “diario” della malattia e di altri fatti clinici rilevanti, la cui annotazione deve avvenire contestualmente al loro verificarsi e deve rispecchiare la verità dei fatti.
Peraltro, la cartella clinica è considerata un atto pubblico, in quanto redatta da pubblici ufficiali, sia che provenga da una struttura pubblica che da una clinica privata, per cui il documento ha fede privilegiata, ossia ciò che vi è scritto è da ritenersi vero.
Le attestazioni rese dal pubblico ufficiale mediante annotazione su cartella clinica — e sui documenti che vi accedono, quali il diario clinico e la scheda di dimissioni ospedaliere — debbono rispondere ai criteri di veridicità del contenuto rappresentativo, di completezza delle informazioni, di immediatezza della redazione rispetto all’atto medico descritto e di continuità delle annotazioni, in quanto finalizzate ad asseverare, con fede privilegiata, non solo la verbalizzazione dell’atto medico, ma anche la successione cronologica degli interventi, delle diagnosi, della prognosi e delle prescrizioni.
Ma se pensi e sei in grado di provare che nella cartella clinica siano contenute informazioni false, puoi denunciare chi l’ha redatta per il reato di falso!.
Infatti, “la cartella clinica di un paziente costituisce un atto pubblico, attestante il decorso della malattia. Ogni alterazione di tale documento integra il reato di falso in atto pubblico. L’elemento soggettivo dell’illecito è il dolo generico, ovvero la consapevolezza dell’immutatio veri. Il dolo generico deve essere dimostrato attraverso svariati indicatori” (Cassazione penale, sez. V, 22/10/2018, n. 55385).
Hai già la cartella clinica e vuoi un parere gratuito?
Se sei già in possesso della cartella clinica e vuoi farla visionare ai nostri consulenti per un parere gratuito hai più modi per inviarci una copia:
Hai bisogno di recuperarla? Ti aiutiamo noi!
Se non hai modo di recuperare tutta la documentazione medica necessaria per valutare il tuo caso di malasanità, o quello di un tuo familiare, possiamo aiutarti noi!
Sarà sufficiente contattarci, fornirci i dati del paziente ed il periodo di ricovero e firmarci una delega per la richiesta ed il ritiro della cartella clinica!
Dovrai sostenere solo il costo per le copie della cartella clinica, così come saranno indicate dall’Ospedale!
Quando avremo ricevuto copia della cartella clinica la faremo visionare ai nostri consulenti medici legali che sapranno darti entro sette giorni un primo parere gratuito!
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