Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto volto a modificare la discilpina delle intercettazioni telefoniche e video, facendo attenzione anche alla prassi che si è diffusa negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie applicate agli smartphones, di registrare e diffondere conversazioni telefoniche e immagini ritraenti terzi.
Sarà quindi in futuro introdotto nel codice penale un reato specifico per la punizione di tali condotte, ossia di chi registra telefonate ad insaputa dell’altro interlocutore o videoregistra qualcuno a sua insaputa per poi diffondere tali telefonate o video.
La condotta sanzionata è quindi quella della diffusione di tali contenuti, a cui deve aggiungersi la volontà specifica di farlo per arrecare danno all’altrui reputazione e/o immagine.
La punibilità sarà però esclusa nel caso in cui tali registrazioni servano e siano effettivamente utilizzate per la difesa di propri o altrui diritti in sede giudiziale, o nei casi di giornalisti che pubblichino tali contenuti per cronaca.