In caso di incidente stradale, o altre situazioni di pericolo che abbiano causato lesioni a terzi, è d’obbligo per ciascuno fermarsi e soccorrere la persona in difficoltà.
Il Codice della Strada prevede specificamente il reato di omissione di soccorso in ambito stradale ed il codice penale prevede una fattispecie generica all’art. 593.
La Corte di Cassazione si è recentemente pronunciata in merito al caso di un uomo che, al volante della propria autovettura, aveva investito due ragazze minorenni e, dopo essere sceso ed aver chiesto come stavano ottenendo risposta rassicurante, se ne era andato, salvo poi apprendere che le ragazze erano state visitate al pronto soccorso per lesioni varie.
Ebbene, i giudici hanno condannato l’automobilista per più ragioni: innanzitutto quando il soggetto investito è minorenne ci si deve sempre e comunque fermare ma, non solo, si deve anche fare in modo che i genitori dell’investito siano avvertiti di quanto accaduto poichè un minorenne non è autonomo e quindi ritenuto non in grado di riferire adeguatamente in merito alle proprie condizioni; si è poi preso atto che il parabrezza dell’auto era danneggiato e quindi l’incidente non era certo stato lieve, per cui l’autista doveva essere ancor più accorto nell’accertarsi delle condizioni di salute delle minorenni; infine, da telecamere presenti sul posto, si verificava che l’automobilista non aveva nemmeno lasciato alle ragazze i propri dati, in modo da poter essere rintracciato in seguito.
In caso di incidente è quindi consigliabile fermarsi sempre e comunque e, in caso di vittime minorenni, fare tutto quano possibile per evitare in seguito contestazioni.