Ieri la Camera ha approvato una proposta di legge che prevede di contrastare il bullismo e il c. d. cyberbullismo, ossia tutte quelle condotte spesso poste in essere da e tra minorenni che sono volte a denigrare soggetti ritenuti inferiori e meritevoli di disprezzo.
Il progetto di legge definisce il bullismo come aggressione o molestia ripetuta nel tempo volta ad ingenerare nella vittima ansia, emarginazione e isolamento, attraverso vessazioni, violenze fisiche e/o psicologiche, minacce, ricatti, furti e/o danneggiamenti, offese e/o derisioni.
Quando la condotta è effettuata attraverso strumenti informatici si parla di cyberbullismo.
La vittima del cyberbullismo può difendersi chiedendo al gestore del sito o social media di oscurare o togliere contenuti offensivi che lo riguardano e se ciò non avviene entro 48 ore può rivolgersi al Garante della Privacy che deve intervenire entro le successive 48 ore.
Si prevede anche che ogni scuola nomini un referente per iniziative contro il bullismo e che il Preside o chi ne abbia conoscenza all’interno dell’istituto debba informare i genitori in caso di episodi di bullismo.
E’ anche stabilito che la vittima possa rivolgersi al Questore affinchè quest’ultimo, effettuati gli opportuni accertamenti, ammonisca il bullo. Qualora l’ammonimento non dovesse avere effetto, la pena in caso di condanna sarà aumentata.
Il progetto di legge proseguirà adesso con l’esame del Senato per eventuali modifiche, ma un primo passo è stato fatto.